venerdì 3 dicembre 2010

IL COMUNE FINANZIA SOCIETA’ SPORTIVE, MEZZO DI CONTRASTO ALLA CULTURA DELLO SBALLO NEI RAGAZZI

Il Gruppo Marciatori Calalzo
Lo sport come strumento per contrastare la cultura dello sballo, considerando l’attività motoria come una delle più efficaci politiche giovanili. La Giunta di Calalzo, su proposta dell’assessore Antonio Da Col e del delegato allo sport Giulio Larcher, ha stanziato un finanziamento a favore delle piccole società locali impegnate in discipline ‘minori’, assegnando contributi non solo a quelle con sede in paese, bensì includendo in diversa misura tutte coloro che tra i loro iscritti annoverano ragazzi calaltini. “Le nostre politiche giovanili hanno puntato da sempre all’aggregazione e al far sentire i nostri adolescenti protagonisti nella vita del territorio – spiega il sindaco Luca De Carlo -. Dopo l’attivazione, tra le altre cose, dei centri estivi, del campeggio, del bando per incentivare le idee dei giovani, abbiamo deciso in questa occasione di finanziare le piccole società che si impegnano in discipline a torto definite ‘minori’, garantendo ai nostri giovani di occupare il proprio tempo in modo sano sia fisicamente che psicologicamente”.
Il finanziamento in totale ammonta a 2900 euro, e verrà distribuito al Gruppo sportivo “Centro Cadore” di sci di fondo, al Gruppo Marciatori Atletica Cadore, all’Hockey Pieve, al Cadore Volley, alla Dolomiti Ring e al Cadore Basket, con specifica destinazione allo sviluppo dei relativi settori giovanili. Un contributo speciale di 600 euro è stato stanziato per il CAI di Calalzo, per le attività associative svolte a favore dei ragazzi e per l’importante ruolo di valorizzazione della montagna e delle sue genti. In estate l’amministrazione calaltina aveva stanziato 1.500 euro a favore del Gruppo Rocciatori per la spettacolare gara di arrampicata sulla diga di Sottocastello. “Come facilmente si nota – prosegue De Carlo – oggi abbiamo stabilito di assegnare i fondi disponibili non solo a società di Calalzo ma di tutto il Centro Cadore, dato che vi afferiscono i nostri giovani. Un ennesimo segnale di comprensorialità, coinvolgendo a 360 gradi tutte le discipline in cui possono applicarsi i giovani e gli adolescenti di Calalzo”.
“Attraverso l’attenzione capillare alle politiche giovanili e a quei dirigenti e volontari che si prodigano per dare ai nostri figli la possibilità di fare sport, supportando le piccole società pensiamo di attivare un’ulteriore strategia di contrasto alla cultura dello sballo – conclude De Carlo -. Da molte parti osservo il convincimento che le ‘filosofie’ e gli slogan possano essere una strategia sufficiente allo scopo. Noi intendiamo seguire la strada fatta di atti concreti, ‘sfruttando’ gli strumenti già operativi sul territorio e vicini agli adolescenti, come sono le nostre piccole società sportive. Penso che chi, come il nostro Comune, ha la fortuna di poterlo fare, debba attuare anche queste forme di sostegno allo sport come mezzo di contrasto alle devianze giovanili”.