sabato 29 gennaio 2011

VOLONTARI E FORESTALE, COSI' RINASCE VIA CORTINA

Sarà sistemata e tornerà ad essere una piacevolissima passeggiata storica l’area di Via Cortina, interessata
qualche tempo fa da una movimento franoso. I Servizi Forestali bellunesi hanno destinato al consolidamento della frana, attraverso l’Unità di progetto regionale, un contributo da 30.000 euro, e a breve (secondo quanto comunicato dal dirigente Pierantonio Zanchetta) inizieranno i lavori per mettere in sicurezza e risistemare la zona.
“Si tratta – spiega il sindaco Luca De Carlo – di un intervento fondamentale per ripristinare in maniera definitiva la situazione esistente. Devo però sottolineare in merito l’importantissimo lavoro dei volontari che, all'interno del progetto per il Servizio civile anziani portato avanti dall'Amministrazione comunale e finanziato con 9.600 dalla Regione, negli scorsi mesi hanno rimesso a nuovo via Cortina con un impegno davvero encomiabile e con un risultato splendido. Rimane appunto solamente da sistemare il movimento franoso che per la mole dell'intervento non poteva certo essere fatto da volontari. Tengo anche a ringraziare il dottor Zanchetta, che compresa la condizione della zona interessata dalla frana si è adoperato per la risoluzione del problema. Per ottenere un risultato ancor più brillante adesso si renderebbe necessario il taglio di alcune piante a ridosso della strada. Confidiamo nella disponibilità dei privati per quella che sarebbe ‘la ciliegina sulla torta’. Si sistema così una passeggiata storica molto utilizzata da cittadini e turisti che consentirà terminati i lavori di collegare in sicurezza il centro del paese alla zona della Molinà”. (Per leggere l'articolo del Gazzettino di oggi, cliccare sull'immagine che si visualizzerà ingrandita)

venerdì 28 gennaio 2011

SERVIZI ALLA GENTE, NON BEGHE POLITICHE


A lato pubblico l'articolo uscito sul Gazzettino di Belluno di oggi, sulla questione degli ospedali bellunesi. Nel testo esprimo la mia opinione: ad un amministratore non devono interessare le beghe politiche ma i servizi da dare al territorio. Mi auguro che si inizi presto a ragionarvi, lasciando da parte altre questioni di cui poco importa alla gente.
(Per leggere l'articolo a destra, cliccare sull'immagine che si visualizzerà in formato ingrandito e stampabile)

giovedì 27 gennaio 2011

DEIEZIONI ANIMALI: INASPRITI I CONTROLLI E DISTRIBUZIONE GRATUITA DI SACCHETTI IN MUNICIPIO

“Dai prossimi giorni saranno in distribuzione gratuita, in municipio, i sacchetti per la raccolta delle deiezioni animali, e contestualmente aumenteremo i controlli per evitare che chi non rispetta le regole ridicolizzi gli sforzi di coloro che le seguono”. Lo annuncia il sindaco di Calalzo Luca De Carlo, in seguito alle segnalazioni di numerosi cittadini residenti in alcune zone del paese. E così l’amministrazione ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente dei sacchetti, che dai prossimi giorni saranno in distribuzione in municipio, ma anche di inasprire le sanzioni e i controlli per chi “è pigro a raccogliere gli escrementi dei suoi cani dalla strada, vanificando il lavoro di chi invece rispetta le regole”.
“Non è possibile – dichiara De Carlo – che ci sia ancora chi pensa che sia il Comune a dover pulire le strade dalle deiezioni animali, ancora più evidenti adesso che si sta sciogliendo la neve, facendosi carico dell’inciviltà di privati cittadini. In merito abbiamo approvato un regolamento ancora l’anno scorso, e dopo mesi di campagne informative ora non tollereremo più infrazioni, punendole come stabilisce la legge. Ripeto, la stragrande maggioranza dei miei cittadini è ligio, ma proprio per costoro è giusto non sopportare più mancanze di rispetto per la comunità”. “Le segnalazioni che ci arrivano riguardano alcune aree determinate – prosegue il sindaco -, che risultano più facilmente proprio perché il resto del paese è pulito anche e soprattutto grazie ai cittadini oltre che agli operatori comunali. Per rispondere ai residenti che ci indicano queste mancanze di rispetto per tutta la comunità, da oggi non tollereremo più chi infrange la legge e pensa che, alla luce di non si sa quale principio, debba essere il Comune che si fa carico della sua inciviltà. Contestualmente, in municipio sono a disposizione gratuita i sacchetti: mi auguro che questo ulteriore segnale dell’amministrazione sia recepito nella giusta maniera da parte dei proprietari di animali, anche di quelli (e sono una strettissima minoranza) che finora si sono disinteressati del regolamento comunale”. (Per leggere il pezzo uscito sul Gazzettino di Belluno di oggi, 27 gennaio, cliccare sull'immagine)

mercoledì 26 gennaio 2011

LUOGHI DEL CUORE FAI: LAGOLE SECONDA TRA I LAGHI D'ITALIA!

Con 52 voti ricevuti e 18 commenti e fotografie pubblicati, il sito di Lagole e il laghetto delle Tose si classificano secondi nella sezione "Laghi" della classifica "I LUOGHI DEL CUORE FAI" (alla 293esima posizione complessiva tra tutte le bellezze del Paese). Un buon risultato, soprattutto a livello promozionale, che per il 2011 ci impegneremo ad incrementare attraverso una campagna informativa che inviterà a votare non solo Lagole, ma certamente anche la Val d'Oten.
La classifica completa si può visualizzare nel sito www.iluoghidelcuore.it, il risultato di lagole al link http://www.iluoghidelcuore.it/lagole_laghetto_delle_tose_1.

LO SCERIFFO GENTILINI A CALALZO: ECCO IL VIDEO!

E' disponibile il video girato da Videoservice di Domegge per TELEBELLUNO sulla serata dell'11 gennaio a Calalzo, durante la quale il prosindaco di Treviso Giancarlo Gentilini ha presentanto il libro "Il Sindaco sceriffo" scritto dal giornalista Paolo Calia. L'album fotografico della serata è scaricabile da questo link: http://www.flickr.com/photos/55371683@N04/sets/72157625682089321/, qua sotto il video:


lunedì 24 gennaio 2011

ECOFURBI, 20 MULTE. NOSTRO OBIETTIVO E' IL RISPETTO DELLA LEGALITA'.

Articolo da "Il Gazzettino di Belluno" di domenica 23 gennaio 2010, pagina 16, a firma di Daniele Collavino.
Trecento euro di multa per aver conferito i propri rifiuti in modo scorretto. La sanzione è toccata venerdì mattina ad un cinese che ha abbandonato della plastica e dei cartoni fuori dal cassonetto in un'ecopiazzola a Calalzo. Centocinquanta euro per aver lasciato le immondizie all'esterno del bidone più le centocinquanta perchè il trasgressore non era residente a Calalzo, bensì nel comune di Domegge. La delibera approvata dall'amministrazione calaltina lo scorso aprile contro gli ecofurbetti ha già fatto le sue vittime. Una ventina in tutto le multe comminate a cittadini 'sbadati' nel corso di questi 9 mesi.
I controlli dei vigili continuano senza sosta e sono guai per chi viene sorpreso a sbagliare. «Questo - spiega il sindaco Luca De Carlo - per tutelare l'impegno delle persone che ci hanno permesso di alzare la percentuale di raccolta differenziata dal 31 al 58% in poco tempo. Voglio elogiare il comportamento della polizia locale che ha capito l'importanza della questione intensificando i controlli». E così anche la situazione delle ecopiazzole del paese è notevolmente migliorata. Prima della delibera di aprile regnava la confusione, ora invece è difficile trovare rifiuti abbandonati o conferiti scorrettamente. «Sono molto soddisfatto - prosegue il primo cittadino - perchè la cittadinanza si è dimostrata particolarmente sensibile e attenta. Sono davvero pochi i soggetti che non si sono ancora adeguati a questo sistema. Il nostro primo obiettivo comunque è il rispetto della legalità e non vogliamo fare i cattivi con nessuno».
Dopo la campagna sostenuta per l'umido, anche il comune di Calalzo entro breve passerà alla raccolta differenziata del secco, consegnando a ogni famiglia un bidoncino a parte nel quale conferire l'indifferenziato. «Sarà una mossa importante - conclude il sindaco - per responsabilizzare ogni utente sul conferimento dei propri rifiuti e per diminuire le spese sostenute dai comuni per lo smaltimento».

giovedì 20 gennaio 2011

LA BANDIERA DEL CADORE SVENTOLA A CALALZO!

Il Gazzettino di Belluno di domenica 16 gennaio pubblica questa lettera arrivata dal signor Giuseppe Da Sacco:
Il Gazzettino di Belluno, pag. 23 - 16.1.2011
BANDIERA CAMBIATA, SGARBO DI CALALZO ALLA MAGNIFICA
Suggerisce lo Zingarelli che le bandiere sono un’«insegna, simbolo dell’ideale, o dell’opinione a cui ci si ispira, per cui si lotta; simbolo pure della libertà, della scienza, del progresso». Le bandiere, aggiungiamo noi, sono pure un anello di congiunzione tra passato e presente un qualcosa «di pregio» per distinguersi, per abbagliare immagini di località, che pur con le loro peculiarità, hanno pochi riflettori alla propria portata. La Magnifica Comunità di Cadore, per tutti i comuni del comprensorio dolomitico, tuttora, è il «centro di gravità» permanente per quanti si vogliono «abbeverare» alla fontana della cultura, scoprendone i «segreti» di un trascorso che non c’è più, ma che ci ha insegnato moltissimo. Non è, in tale contesto, affatto accidentale, che a Pieve, in Magnifica, vadano in scena convegni di spessore dilatati a 360 gradi, coinvolgendo sovente le problematiche che tengono in scacco lo stesso Cadore. Insomma un ente non necessario, pur se taluni la pensano diversamente, che si prodiga per far scoprire le gemme (e non solo conoscitive) della terra tizianesca, formicolante di «curiosità» di ogni tipo. Conseguentemente far garrire lo stendardo della Magnifica è un esercizio... quantomeno sensato. In altro ordine di idee è entrato il Comune di Calalzo che, di punto in bianco, ha... ammainato quella bandiera, rimpiazzandola con un’altra, la più «nobile» e fosforescente insegna dell’Europa. Vabbè che i tempi e pure le mode cambiano, ma un cadorino si sente più cadorino o europeo? Una cosa, però, è assodata: la «trovata» non è stata delle migliori. Anzi lascia molto a desiderare...
Giuseppe Da Sacco, Cadore

Il Gazzettino di Belluno, pag. 23 - 20.1.2011
Ecco la mia risposta, pubblicata dal Gazzettino di oggi 20 gennaio:
VESSILLO CADORINO, PRIMA NEL CUORE!
Rispondo volentieri al signor Giuseppe Da Sacco che si meraviglia della presunta assenza della bandiera della Magnifica Comunità del Cadore dal municipio di Calalzo. Probabilmente il lettore si è recato nel municipio sbagliato, o a "lasciar desiderare" (cito) è il suo orientamento, perchè posso assicurarvi che quel vessillo garrisce da sempre proprio dal balcone del mio ufficio, e non è stato certo sostituito dalla "fosforescente" (?) bandiera europea. La bandiera del Cadore, però, prima che sventolare da un pennone, sventola in ognuno di noi, nel nostro orgoglio di sentirci cadorini e nel nostro agire quotidiano. Concordo invece con Da Sacco sull'importanza della Magnifica Comunità: io stesso ho di recente scritto al presidente Bortolot affinchè si faccia promotore di corsi per amministratori o per giovani che vogliano impegnarsi per la collettività, essendo fondamentale essere preparati e ritenendo questo un compito peculiare alla Magnifica.
Luca De Carlo, Sindaco di Calalzo

mercoledì 19 gennaio 2011

CASA DI RIPOSO "VASCELLARI": RISPONDO AL PARROCO DI PERAROLO

Il parroco di Perarolo don Francesco Silvestri scrive oggi alla redazione del Gazzettino manifestando le sue preoccupazioni per la prossima chiusura della casa di riposo "Vascellari" di Calalzo (vedi articolo a lato, per visualizzarlo in formato leggibile basta cliccare sull'immagine). Le sue preoccupazioni, io da primo cittadino le condivido in pieno, ma oggi, coi tagli pubblici  e la scarsità di fondi per i Comuni (il nostro comunque investe 300.000 euro nel sociale!), mantenere aperto un istituto che crea un deficit di 130.000 euro per 13 ospiti (3 da Calalzo) è impossibile. Per questo fin dal primo momento ho cercato una soluzione al problema, chiedendo alla Cooperativa Le Valli di prendere in gestione la casa di riposo, con un sostanzioso contributo comunale; al loro rifiuto, più che comprensibile visto il deficit che la "Vascellari" crea, mi sono adoperato in prima persona per trovare a quegli anziani (tutti, anche a coloro non di Calalzo) una collocazione in altre strutture. Questo per garantire un servizio e un sostegno alle famiglie e agli ospiti, sapendo che a poche centinaia di metri vi sono case di riposo moderne e con rette meno onerose della nostra. Per questo oggi tenere aperta l'attuale casa di riposo significherebbe limitare e indebolire gli altri servizi destinati al sociale e alle famiglie che ora invece potranno essere incentivati e sostenuti. (Pubblico qua sotto il video del'intervista realizzata da Videoservice ed andato in onda su Telebelluno la settimana scorsa, che si può visualizzare anche al link: http://www.youtube.com/watch?v=Kx7v7Sag1ao)

UN'UNICA COMUNITA' MONTANA IN CADORE?

In questi giorni si discute da più parti della possibilità di creare un'unica Comunità Montana per tutti i comuni del Cadore e dell'Ampezzo. La mia opinione, espressa sul "Gazzettino di Belluno" di oggi, è che abbiamo sicuramente la necessità di ottimizzare i servizi, ma prima di sederci attorno ad un tavolo per parlarne dobbiamo chiarire i 'contenuti' che avrà l'Ente CM, che deleghe, che competenze per rispondere in primis alle esigenze del territorio e dei cittadini. Credo moltissimo al ruolo della Comunità Montana, la cui razionalizzazione non deve però penalizzare i cadorini. Nel pezzo a destra, è contenuta la mia dichiarazione unita a quelle dei sindaci di Cortina Andrea Franceschi e di Lozzo Mario Manfreda, e del vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani.
(Per leggere l'articolo dal Gazzettino di Belluno del 19 gennaio, a firma Collavino-Dibona, basta cliccare sull'immagine a lato e visualizzarla ingrandita in formato stampabile)

martedì 18 gennaio 2011

SI', AMO IL MIO PAESE

Dal Gazzettino del 18 gennaio, pagina 23 (Lettere). Per visualizzare le lettere in versione ingrandita, cliccare sull'immagine:
VANDALISMI A CALALZO: INTERVENITE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
Scrivo per portare a conoscenza di alcuni fatti che avvengono nel comune di Calalzo di Cadore, fatti ben noti al sindaco e alle forze dell’ordine. Lo sapete che se venite nel comune di Calalzo di Cadore e parcheggiate la vostra amata autovettura in uno qualsiasi dei parcheggi del Centro, potreste subire atti vandalici e trovarla quindi interamente strisciata con una chiave? Questo è quello che succede in questo piccolo comune da alcuni mesi. Nell’ultimo periodo, infatti, molte autovetture sono state rovinate e strisciate da una persona conosciuta dalle forze dell’ordine e dal sindaco. Nonostante varie denunce sporte ai Carabinieri, la risposta di quest’ultimi rimane la stessa: loro non possono intervenire in quanto questa persona non viene mai colta, da loro, in flagranza di reato. Il mese scorso, precisamente la vigilia di Natale, sempre in piazza a Calalzo, questa persona ha minacciato un passante con un coltello. In quell’occasione sono intervenute le forze dell’ordine e il sindaco. Questa persona è stata portata nel reparto di psichiatria dove è stata trattenuta due giorni per poi essere rimessa in libertà. Inoltre ha più volte creato caos nei locali insultando le persone al loro interno. Potremmo dire che questi fatti vengono prontamente «nascosti» o comunque sicuramente non pubblicizzati. Di Calalzo infatti si leggono e si sentono sempre notizie e iniziative positive. Ma non è proprio così... Il sindaco De Carlo mi ha fornito, tramite e-mail (è tutto scritto nero su bianco), una spiegazione non molto rassicurante. Dunque, chi ci tutela? Cosa fanno le istituzioni per arginare questi gravi problemi sociali che avvengono in una cittadina con poche migliaia di anime? Chi pagherà i danni a me e agli altri danneggiati? Anche per questo il sindaco ha una risposta: «I danni non te li pagherà nessuno perché lei non ha nulla». Parole forti, che descrivono perfettamente la situazione, una situazione che genera paura. Paradossale il fatto che questa persona è libera di fare ciò che vuole, libera di danneggiare chiunque solo perché lei non ha nulla. È sempre necessario attendere che succedano fatti gravi e irrimediabili prima che qualcuno prenda provvedimenti seri?
Lettera firmata - Calalzo di Cadore
LA MIA RISPOSTA (pubblicata nel Gazzettino del 19 gennaio):
Ho letto la lettera "Vandalismi a Calalzo, intervenite prima che sia troppo tardi" pubblicata sul Gazzettino. Rispondo brevemente per quanto riguarda la mia azione da sindaco ma non sui dettagli del caso, trattandosi di dati sensibili e per...tanto non divulgabili, esattamente come il contenuto di e-mail private da me inviate al vostro lettore proprio per spiegare come sto affrontando la situazione. Situazione delicata e pertanto posta sotto l'attenzione mia e dei Carabinieri, cui da responsabile dell'Ordine pubblico ho inviato di recente una lettera manifestando il disagio del paese e le ripercussioni che un mancato intervento genera nel cittadino che non riceve risposte dalle Istituzioni. Ripeto, capisco il malessere del vostro lettore, lo comprendo perfettamente ed è anche il mio... ma son convinto che la situazione non andasse amplificata ma si dovesse, come stiamo cercando di fare, risolverla nelle sedi competeti. Questo non perchè io voglia far passare solo il buono di Calalzo (anche se io lavoro per il mio paese e gettare ombre e sospetti non mi piace di sicuro), ma proprio per la delicatezza della questione. Non sono il Legislatore nè posso sostituirmi alla magistratura ed alle forze dell'ordine: posso solo ribadire che sono a completa disposizione di tutti i miei cittadini, e voglio rassicurarli che continuerò a fare tutto il possibile per risolvere la situazione, preoccupante per me, per i residenti e per i commercianti del paese.
Luca De Carlo, sindaco di Calalzo

domenica 16 gennaio 2011

NO A TASSE DI SOGGIORNO: PENSIAMO A CONTRIBUTI SUI SERVIZI SPECIFICI PER IL TURISMO MORDI-E-FUGGI

Da "Il Gazzettino" ed. Belluno, 16 gennaio 2011, pag. 2.
Tassa di soggiorno? «No, grazie, almeno per ora». Mettono le mani avanti i sindaci bellunesi commentando la possibilità per le amministrazioni locali, ventilata dal presidente Anci (Associazione nazionale comuni italiani), Sergio Chiamparino, dopo l’incontro col ministro Calderoli dal quale è emersa la possibilità che la misura venga introdotta con il decreto del governo sul federalismo municipale. L’idea segue l’esempio della capitale, dove dallo scorso anno ai turisti in visita è chiesto un contributo da uno a tre euro per soggiornare nella città eterna. «Nessuna esclusione a priori – commenta il primo cittadino del capoluogo, Antonio Prade – ma un rifiuto motivato dal contesto attuale, che impone come prioritaria una riforma dell’intero sistema turistico rispetto al semplice fare cassa». La contestualizzazione è reclamata anche da altri sindaci bellunesi che, interrogati sulla potenziale applicabilità della soluzione adottata dalla giunta Alemanno a Roma, rivendicano «la condizione di ormai storica penalizzazione della nostra provincia, schiacciata fra due regioni a statuto speciale». Di «offerta già poco competitiva per infrastrutture e normative» parla, infatti, anche il sindaco di Sappada, Alberto Graz, invitando a maggiore attenzione sulla qualità dell’offerta, piuttosto che su nuove tasse che, «anche se minime», spingerebbero irrimediabilmente «fuori mercato il turismo bellunese». «Più che su rifare i bilanci, dovremmo concentrarci su nuovi servizi e su di un più facile accesso al credito per le imprese locali» rilancia Graz.
Guarda avanti «verso un nuovo turismo consapevole» anche il primo cittadino di Calalzo di Cadore, Luca De Carlo, promotore nell’estate scorsa della proposta di istituire una tassa di scopo per l’utilizzo dei punti fuoco, ovvero aree pic-nic comunali, fino ad oggi di libera fruizione. «Istituire una tassa indipendentemente dai servizi offerti non è certo una soluzione percorribile – osserva -, ma responsabilizzare i turisti “mordi e fuggi” al rispetto della montagna e delle sue infrastrutture è, invece, una via da considerare e in tale ottica va letta anche la mia proposta della tassa sul pic-nic». Nessun extra in vista, quindi, per chi soggiornerà negli alberghi e altre strutture ricettive di Calalzo, anche se il sindaco si dichiara «possibilista», invece, sulla richiesta di un contributo per usufruire dei servizi offerti a livello comunale ai turisti «della toccata e fuga in giornata».
E CALALZO CONFERMA: DAL 2010 A PAGAMENTO LE AREE DA PIC-NIC
Punto pic-nic a pagamento dal 2012. Ad annunciare l’apertura in Cadore di aree servizio non più di libere, ma date in gestione alla Pro loco locale è il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo. «E’ una sperimentazione che vuole dare risposta concreta al disagio lamentato da molti miei cittadini, commercianti e anche privati, che vedono le nostre montagne meta di turisti poco rispettosi dell’ambiente e sempre meno disposti a contribuire alla gestione del territorio». De Carlo cita l’esempio di altre gestioni di successo di aree analoghe, come quella del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. «La cura e manutenzione del nostro patrimonio non è a costo zero: chiedere un contributo, che ritornerà al territorio, mi pare legittimo e confido aiuti a responsabilizzare tutti i fruitori delle bellezze di casa nostra».
(Per scaricare gli articoli in formato stampabile basta cliccare sulle immagini che si visualizzeranno ingrandite)
 

venerdì 14 gennaio 2011

COMUNI ALLEATI PER LA PROMOZIONE TURISTICA: RISPOSTA AL TAGLIO DI FONDI E ALLE ISTANZE DEGLI OPERATORI

Un protocollo che sancisca accordi tra amministrazioni comunali per promuovere i rispettivi territori, le opportunità culturali o turistiche, le prenotazioni alberghiere, gli eventi e gli appuntamenti. In un periodo di tagli al settore della promozione, denunciati lunedì scorso all’assessore regionale Finozzi soprattutto dagli albergatori del Cadore come una grave carenza che rischia di far fallire molte aziende, a muoversi sono i Comuni, intraprendendo a costo zero iniziative che facciano conoscere ai cittadini le bellezze e le possibilità del territorio. “Cerchiamo di rispondere alla scarsità di risorse nel settore dell’ospitalità – spiega il sindaco di Calalzo Luca De Carlo, promotore ed ideatore del Protocollo tra diversi municipi del Veneto -, nonostante la competenza nella promozione turistica non sia dei Comuni. Per quanto riguarda il Centro Cadore, soffriamo peraltro anche la mancanza di un Consorzio per la promozione turistica, e questo penalizza in primo luogo gli albergatori, i ristoratori e gli operatori del settore, ma anche tutte quelle associazioni ricreative, culturali e sociali che organizzano iniziative senza riceverne un’adeguata pubblicizzazione. Non credo sia impensabile, in un momento come questo, cercare di mantenere in vita le nostre piccole imprese e la rete dell’ospitalità, ‘alleandoci’ tra sindaci per promuovere i rispettivi territori e le iniziative che organizziamo. Tutto questo nella consapevolezza che la crisi colpisce certamente le nostre strutture ricettive che peraltro soffrono la concorrenza con il Trentino Alto Adige e il Friuli. Il fenomeno va arginato con celerità nonostante la paralisi che, a causa dei tagli nei finanziamenti, paralizza gli Enti pubblici generalmente preposti alla promozione turistica. A chiederlo a noi sindaci, prima interfaccia dei cittadini sul territorio, sono gli albergatori e gli operatori della ricettività, che ci riferiscono una situazione realmente d’emergenza: spetta a noi provare a fare la nostra parte per attutire per quanto possibile gli effetti di questa crisi che si ripercuote soprattutto su settori non vitali per la gente come le vacanze”.
Il Protocollo, che resterà comunque aperto a tutti i Comuni, Enti e associazioni che vorranno aderire, ha come obiettivo generale la condivisione delle idee strategiche, delle iniziative e delle informazioni per l’attuazione di un percorso teso a sviluppare nuovi modelli di fruizione turistica, ambientale e culturale, capaci di far conoscere i territori ad un pubblico di cittadini e potenziali visitatori. I sindaci si impegneranno a diffondere anche attraverso i loro mezzi di comunicazione e appositi spazi nei municipi gli eventi, le manifestazioni, la disponibilità alberghiera e ricettiva a prezzi convenzionati, le iniziative di promozione e valorizzazione enogastronomica e turistica, attraverso manifesti, deplianti, avvisi pubblici. Inoltre promuoveranno la partecipazione dei propri cittadini ad eventi organizzati nei comuni sottoscriventi il Protocollo, agevoleranno la conoscenza da parte dei potenziali visitatori di offerte, disponibilità e prezzi agevolati in strutture alberghiere del territorio, oltre che della loro accessibilità per diversamente abili, delle loro dotazioni sportive o particolarità turistiche, delle opportunità di acquisto di prodotti tipici o enogastronomici.
Il protocollo sarà sottoscritto nelle prossime settimane, per dare il via entro la primavera a una rete di informazioni nei vari territori in vista della stagione estiva. “Le analisi di mercato indicano che con la crisi le ferie diventano ‘brevi’ sia come durata che come destinazione – spiega De Carlo -. Oggi vediamo aumentare sensibilmente la percentuale di veneti che trascorrono le ferie o i week-end in Veneto, e il protocollo tra Comuni va proprio in questa direzione, visto e considerato che è caratteristica identitaria del nostro popolo il rimboccarci le maniche nei momenti difficili sia che si parli di emergenza che di economia. Non possiamo permettere che le nostre imprese turistiche si trovino a chiudere, in un Veneto leader nell’ospitalità a livello nazionale con un patrimonio di quasi 61 milioni di presenze che in un momento di difficoltà scelgono vacanze a corto raggio rimanendo all’interno dei confini regionali”.
Alcuni sindaci del Trevigiano hanno già offerto a De Carlo la propria disponibilità a mettersi in rete per la promozione turistica e culturale: “Naturalmente il protocollo è sottoscrivibile via via da ogni amministrazione che volesse attuare strategie comuni e far conoscere le proprie opportunità per i visitatori. Più la rete è estesa, includendo anche aziende, alberghi e ristoranti, più si possono offrire ai propri cittadini informazioni e possibilità, agendo con maggiore efficacia in un’ottica vantaggiosa di sinergia a costo zero”.

mercoledì 12 gennaio 2011

LE FOTO DELLA SERATA CON GENTILINI!

Sono disponibili e scaricabili le immagini della serata di martedì 11 gennaio con il prosindaco di Treviso Giancarlo Gentilini presso la sala consiliare di Calalzo, cui hanno partecipato circa 150 persone, oltre ai giornalisti Denis Barea e Paolo Calia (autore del libro "Gentilini il sindaco sceriffo"), e all'editore Mario Tricarico. Basta cliccare il link http://www.flickr.com/photos/55371683@N04/sets/72157625682089321/, oppure nella colonna qui a fianco "Foto dall'account Flickr" sotto "Video e foto da Calalzo". Per leggere invece l'articolo di Maria Ioppi sul Corriere delle Alpi del 13 gennaio, cliccare sull'immagine qui sotto che si visualizzerà in formato stampabile ed ingrandito:

SOCIALE, IL NOSTRO IMPEGNO CONCRETO

Bonus bebè, bando per il sostegno alle famiglie nel pagamento delle utenze, Carta famiglia, parcheggi rosa, 30.000 euro per l’assistenza domiciliare degli anziani, 40.000 euro per la mensa dell’asilo e il trasporto scolastico, 60.000 euro per i servizi delegati all’Usl, 12.000 per il servizio civile anziani, 35.000 euro per tutte le associazioni operanti nel sociale (dallo sport al volontariato), 130.000 euro per il deficit della casa di riposo “Vascellari”. Sono alcuni degli investimenti attuati nel 2010 nel settore sociale dal Comune di Calalzo, per un totale di oltre 300.000 euro. Una fetta sostanziosa del nostro bilancio, considerate le dimensioni del territorio (2.250 abitanti) e la necessità di dare alla popolazione servizi essenziali nell’ottica di evitare lo spopolamento verso un fondovalle più ricco di offerte e di possibilità per le famiglie. Ma gli interventi coordinati ed organizzati dal Comune sono stati anche il Campeggio in Ajarnola in collaborazione con la parrocchia e il centro estivo di 6 settimane dove abbiamo dato supporto alle famiglie ancora impegnate nel lavoro, ma che sapevano di poter lasciare i loro figli in mani sicure. E’ questa la politica che vogliamo portare avanti in campo sociale!

lunedì 10 gennaio 2011

BILANCIO REGIONALE: LE CONSIDERAZIONI DELLA CONFERENZA DEI SINDACI DELL'USL 1 CHE DOMANI PORTEREMO A VENEZIA

Queste sono le considerazioni della Conferenza dei Sindaci dell' Uls 1 in merito al Bilancio 2011 del Veneto, espresse in un documento che domani porteremo a palazzo Ferro Fini nell'ambito dell'audizione in Consiglio regionale.
Desideriamo esporre le preoccupazioni di tutta la comunità bellunese (agordina, dell'Alpago, del Longaronese e Zoldo, del Cadore, Comelico e Ampezzo) riguardo i tagli al sociale previsti dalle proposte di legge n. 134 e n. 135 della Giunta Regionale del Veneto. Ci permettiamo di portare la voce non solo dei 51 comuni che rappresentiamo, ma anche di quegli altri soggetti che assieme agli stessi comuni e la Ulss, con la quale abbiamo predisposto le note che vi stiamo trasmettendo, sono i pilastri delle fondamenta che compongono il sistema del welfare locale regionale: le cooperative sociali e le organizzazioni di volontariato che a loro volta hanno inviato i loro documenti. In particolare l'Unione Provinciale di Belluno di Federsolidarietà-Confcooperative ed il Comitato d'Intesa tra le associazioni volontaristiche della provincia di Belluno.
Angelo Paganin
Quattro i punti che desideriamo sottoporre:
1. Richiesta urgente di ripristino integrale del cosiddetto “Fondo Indistinto", ovvero il “Fondo regionale per le politiche sociali – sostegno e promozione dei servizi sociali: Contributi alle Aziende Ulss per la gestione dei servizi sociali”. Come da ns. nota inviata il 23 dicembre scorso, il taglio complessivo regionale di 20 € milioni significa per la Ulss n. 1 di Belluno una riduzione di 1 milione di euro. Alla luce di quanto esposto siamo però disponibili, fin d'ora ad introdurre modifiche concrete nel sistema assistenziale per poter affrontare questa indubbia fase di difficoltà economica: la rivisitazione degli standard dei servizi dei disabili, per pazienti psichiatrici, per minori; la definzione dei criteri di compartecipazione per la fruizione dei servizi; la identificazione dei servizi prioritari; la ridefinizione dei LEA, la definizione dei costi standard dei servizi, sono tra le varie azioni che questa Conferenza dei Sindaci, assieme alla Direzione Strategica dell'Ulss e agli altri soggetti del territorio (cooperative sociali, organizzazioni di volontariato e sindacati), è disponibile ad affrontare con il consenso ed il concorso della Regione del Veneto. Con tutti questi soggetti ci siamo incontrati il 29 di dicembre per informare delle conseguenze al sistema dei servizi, alle famiglie e agli utenti nell'eventualità del non ripristino del fondo. E' stata condivisa la necessità di una valutazione partecipata per verificare l'appropriatezza e l'essenzialità dei servizi e conseguenti costi. Siamo del parere che l'emergenza si possa affrontare con uno spirito di solidarietà e responsabilità, con scelte politiche di equità che prescindono da valutazioni di opportunità e che ricerchino il bene comune per il quale tutti si sono resi disponibili all'obbligo di impegno.
De Carlo e Franceschi
2. All'interno del Fondo per la Non Autosufficienza, abbiamo verificato che è stato azzerato il contributo dello Stato di € 28.864.521,00 che servivano a finanziare gli assegni di cura che sono gli aiuti alle famiglie che assistono gli anziani in casa (per l'Ulss n. 1 di Belluno trattasi di € 579.370,00). Chiediamo che la diminuzione sia concentrata su questa voce, ma non su altre componenti/voci del Fondo che invece andrebbero a intaccare servizi strutturati (servizi residenziali, semiresidenziali e diurni). Non ci sono più i 15 milioni di euro inseriti nell'allegato B della CR n. 129 del 23.11.2010 “Riparto Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, art. 5, LR del 18.12.2009, per l'anno 2010, previsti nel riparto per adeguare le impegnative di residenzialità anziani e disabili del 2,5% sul valore 2009. Di fatto a valore costante delle impegnative anno 2010 delle impegnative il monte delle impegnative disponibili per ogni ambito Ulss si riduce del 2,5%. Se effettivamente la riduzione dovesse essere mantenuta, chiediamo che a livello di ogni singola Ulss si lasciata la possibilità di effettuare accordi a livello locale per lasciare invariato il numero delle impegnative mediante l'abbassamento del valore delle stesse al 2009 (- 2,5%), a a seguito di accordi fra le singole Conferenze dei Sindaci e la rete delle strutture per gli anziani e le strutture per disabili. Tali accordi locali sono finalizzati a scegliere l'opportunità di garantire l'accesso a più persone anche con un valore delle impegnative leggermente ridotto in ragione di un principio di solidarietà.
3. Fondo per la Non Autosufficienza – solo per Ulss n. 1 di Belluno. Nel 2011 il Fondo deve obbligatoriamente essere adeguato per garantire la copertura su base annua delle 57 impegnative che la Regione del Veneto ci ha assegnato a fine settembre 2010 (€ 965.000,00 su base annua). Ricordiamo che il Fondo complessivo per la nostra Ulss ammonta a € 21.011.650,00 di cui € 15.304.090,00 per la residenzialità anziani che dai dati della quarta trimestrale dell'Azienda Ulss n. 1 di Belluno registra una maggiore spesa di € 138.500,00 anche a fronte di un utilizzo solo parziale delle nuove 57 impegnative (mesi ottobre – dicembre 2010). Occorre a nostro avviso ripartire il Fondo in modo diverso tra le Ulss e verificare la congruenza dei fondi rispetto il numero delle impegnative non solo per l'area anziani ma anche per l'area della disabilità rispetto alle unità di offerta autorizzate all'esercizio e/o accreditate.
4. Ci permettiamo di evidenziare anche il problema delle Case di Riposo (che a Calalzo sappiamo essere questione annosa, visto che il numero limitato dei posti ha reso la gestione insostenibile, ndR) a gestione comunale diretta o tramite società partecipate vincolate al 40% della spesa per il personale che però devono garantire gli standard regionali a parità di utenza. Chiediamo una iniziativa forte della Regione del Veneto nei confronti dello Stato affinché vi sia una deroga, come è stato fatto per il settore della sicurezza, per il settore dei servizi alla persona ed in particolare per l'area della disabilità e quella degli anziani.
Il presidente della Conferenza dei sindaci dell'Usl 1 Angelo Paganin
Il sindaco di Cortina d'Ampezzo Andrea Franceschi
Il sindaco di Calalzo di Cadore Luca De Carlo

domenica 9 gennaio 2011

DOMANI E MARTEDI’ GIORNATE INTENSE: ECCO I MIEI IMPEGNI


Giornate intense domani e martedì. Ecco gli appuntamenti e gli impegni cui parteciperò.
Domani LUNEDI’ 10 GENNAIO alle ore 10.00 sarò in Provincia per un incontro con l’assessore ai Trasporti Silver De Zolt assieme al sindaco di Ponte nelle Alpi Roger De Menech. Sul tavolo il destino della ferrovia Ponte-Calalzo e del servizio di biglietteria per i viaggiatori della tratta. Alle ore 15.00 in sala Eliseo Dal Pont l’assessore regionale al Turismo ed Economia montana Marino Finozzi illustrerà all’assessore provinciale Alberto Vettoretto e a noi amministratori il progetto di riforma della Legge 33 sul Turismo e i riscontri che potrà avere sul Bellunese.
Dopodomani MARTEDI’ 11 GENNAIO alle ore 13.00 a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale, parteciperò, assieme al primo cittadino di Cortina Andrea Franceschi e al presidente della conferenza dei sindaci dell'Usl 1 Angelo Paganin, all’audizione sul Bilancio 2011 del Veneto. In quella sede andremo a spiegare cosa accadrà se verranno a mancare le risorse per il Fondo indistinto, che finanzia tutti quegli interventi nel Sociale che riteniamo irrinunciabili per i nostri cittadini.  Alle ore 20.30 è in programma nella sala consiliare del municipio di Calalzo la presentazione del libro del giornalista Paolo Calia “Gentilini, il sindaco sceriffo”, edito da Edizioni A Nordest. Saranno presenti l’autore e il prosindaco Gentilini; condurrà la serata il giornalista Denis Barea.

sabato 8 gennaio 2011

GENTILINI A CALALZO PRESENTA LIBRO, ANEDDOTI, CURIOSITA’ DI 16 ANNI DI AMMINISTRAZIONE



Il “sindaco sceriffo” per antonomasia, il trevigiano Giancarlo Gentilini, sarà presente martedì 11 gennaio dalle 20.30 a Calalzo, nella sala consiliare del municipio. La serata, durante la quale verrà presentato il suo libro “Gentilini, il sindaco sceriffo” che raccoglie le esperienze di 16 anni di amministrazione cittadina, sarà condotta dai giornalisti Paolo Calia, autore della pubblicazione edita da Edizioni A Nordest, e Denis Barea. Gentilini illustrerà i contenuti del libro, da un anno best seller nelle librerie, ma racconterà anche e soprattutto gli aneddoti, le curiosità, le esperienze amministrative, le vicende che l’hanno reso famoso in tutta Italia ma anche fuori dai confini nazionali.

giovedì 6 gennaio 2011

LA COMUNITA’ MONTANA APPROVA IL PROGETTO PER LA CIRCUMLACUALE: “LO FINANZI IL FONDO BRANCHER”

“La notizia che i 40 milioni del Fondo Brancher sarebbero in arrivo e le parole del governatore Zaia sulla destinazione degli stessi ai Comuni, rappresentano per il Cadore una possibilità concreta di finanziare la Circumlacuale, opera che riteniamo imprescindibile per la promozione del territorio. Due giorni fa la Comunità Montana ha chiuso ed approvato il progetto che verrà presentato appena sarà aperto il bando, con la volontà di chiedere i finanziamenti necessari per una proposta di ampio respiro e condivisa tra le sue 9 amministrazioni, destinata ad essere volano e traino per tutta l’area. Ancora una volta abbiamo ragionato in ottica comprensoriale, come già dimostrato in altre occasioni (“Regno delle ciaspe” e la Traversata del Cadore), per dare al territorio una visione progettuale d’insieme”. Il presidente della CM Centro Cadore Pierluigi Svaluto Ferro e gli assessori Lino Paolo Fedon e Luca De Carlo (primi cittadini rispettivamente di Perarolo, Domegge e Calalzo) annunciano l’approvazione in Giunta, dopo il passaggio in Conferenza dei sindaci, del progetto per la Circumlacuale, la pista ciclabile che si snoderà attorno al lago attraverso 5 Comuni collegandosi direttamente alla già esistente Ciclabile delle Dolomiti inaugurata meno di due anni fa da Calalzo a Cortina.
Il costo attualmente stimato si aggira sui 17 milioni di euro, ma sulle opportunità di finanziamento i primi cittadini hanno le idee chiare: “Comprendiamo che si tratta di un progetto ambizioso, ma fondamentale per lo sviluppo turistico del territorio del Centro Cadore, che potrebbe intercettare i visitatori da Cortina e portarli a scoprire le bellezze di un’area unica e tutelata dall’Unesco. Per questo si potrebbero usare in parte le risorse del Fondo Brancher, che a detta del suo stesso ‘promotore’ dovrebbero essere presto disponibili, tanto più che Zaia ha annunciato la disponibilità delle stesse per progetti presentati dai Comuni. Crediamo non ci sia utilizzo migliore per un Fondo del genere, il cui scopo è appunto quello di ‘attutire’ la concorrenza con le vicine regioni e province a statuto speciale. Ecco, un’opera come la Circumlacuale ci darebbe la possibilità di investire turisticamente ed economicamente in maniera forte sul Centro Cadore; l’accordo su questo di tutti i sindaci della zona si è concretizzato in Comunità montana nell’approvazione unanime del progetto preliminare dell’opera, segnale di un impegno e di una volontà condivisi”. “In questo modo – dichiarano i tre sindaci – i visitatori giustamente attratti dall’Ampezzo avrebbero l’opportunità di scendere a valle e scoprire un’area meravigliosa come la nostra attraverso una pista ciclabile ed un giro attorno al lago che diverrebbero volano per il turismo e la promozione del Cadore intero. Le dichiarazioni rilasciate all’hotel Ferrovia da Aldo Brancher ci rassicurano sulla disponibilità dei finanziamenti del Fondo: sappiamo essere un impegno gravoso, ma siamo fiduciosi nella certezza dell’operato del Governo e di suoi esponenti che all’evidenza hanno dimostrato di apprezzare il Cadore”.
“Il progetto di Circumlacuale, studiato nei dettagli dalla giunta della CM e approvato da tutti i sindaci dei Comuni interessati – concludono i tre primi cittadini –, è l’ennesimo ragionamento di valorizzazione del territorio in ottica comprensoriale, coinvolgente, di ampio respiro che abbiamo voluto portare avanti in un anno di attività. L’opera, che fino a ieri era un auspicio, oggi è volontà di tutte le amministrazioni del Centro Cadore: per questo ci auguriamo che da Roma e dal Veneto si aprano presto i canali e i bandi per il finanziamento del progetto".

APERTO IL BANDO CHE SOSTIENE LE FAMIGLIE NEL PAGAMENTO DELLE UTENZE DOMESTICHE

“Come primo provvedimento dell’anno, abbiamo pensato di dare concreta attuazione al Regolamento approvato lo scorso 20 dicembre dal Consiglio comunale, ed aprire il Bando per il sostegno alle famiglie che si trovano in difficoltà col pagamento di bollette e tariffe. La nostra attenzione per il sociale è concreta e l’amministrazione di Calalzo vuole darne un segnale importante”. Il sindaco Luca De Carlo annuncia l’apertura del Bando per l’assegnazione di contributi alle famiglie di Calalzo per la corresponsione delle utenze 2010, con l’intenzione di dare un sostegno alle nostre famiglie. L’amministrazione ha stanziato allo scopo 3.200 euro. “Destinatarie del contributo – spiega il primo cittadino – saranno le famiglie residenti a Calalzo da minimo 5 anni, con un reddito Isee-2009 inferiore ai 15.000 euro e con almeno due figli a carico. Sarà sufficiente compilare il modulo ed allegare la documentazione delle spese sostenute nel 2010: il Comune finanzierà per un massimo di 200 euro i nuclei in graduatoria, fino ad esaurimento delle risorse”. Il Bando scade il 18 febbraio; la normativa e i moduli sono scaricabili da sito del Comune (www.comune.calalzo.bl.it) o ritirabili presso l’Ufficio Sociale del municipio (telefono 0435-519514). “A parità di valore Isee – prosegue De Carlo – sarà data priorità nell’assegnazione del contributo alle famiglie che hanno dimostrato un particolare legame col territorio, in particolare adoperandosi nel volontariato. Questo è sancito anche nel nuovo Statuto comunale approvato a settembre, nella piena volontà di riconoscere il ruolo fondamentale del volontariato che determina in modo inequivocabile l’attaccamento alla comunità in cui viviamo e il desiderio di adoperarsi per farla crescere. Il Bando per il sostegno alle famiglie è un segnale che intendiamo dare, alla luce di quanto svolto fin dal primo momento della nostra amministrazione, per alleviare situazioni temporanee di necessità in un periodo di crisi come questo. L’attenzione per il cittadini che hanno dimostrato e dimostrano di amare il nostro territorio è uno dei cardini della nostra amministrazioni e questo bando è il primo di una serie di iniziative che intendiamo portare avanti per colpire i nuovi bisogni della nostra comunità”. (Per scaricare il bando e la modulistica, basta cliccare sulle immagini a lato e si visualizzeranno in formato stampabile A4)