venerdì 18 febbraio 2011

RIPARTO FONDI AI COMUNI MONTANI: MISURA MORTIFICANTE PER CHI FA I CONTI CON LE DIFFICOLTA' DEL VIVERE IN MONTAGNA

Intervengano il governatore Luca Zaia e i parlamentari della montagna veneta perché si ripari alla "bestemmia" pronunciata nei confronti dei comuni più disagiati. L'appello è del capogruppo del Pdl del Veneto Dario Bond dopo aver incontrato l'assessore all'ambiente della Comunità montana del Centro Cadore e sindaco di Calalzo, Luca De Carlo. L'amministratore cadorino ha chiesto aiuto a Bond perché si faccia portavoce nelle sedi opportune delle proteste nate attorno al riparto del Fondo nazionale della montagna, che ha visto il Veneto aggiudicarsi solo il 2,66 per cento delle risorse statali.
"Si parla di poche centinaia di euro per comune", denuncia De Carlo."E' semplicemente una bestemmia", dice Bond, mentre De Carlo parla di una "misura mortificante" soprattutto per chi quotidianamente deve fare i conti con le mille difficoltà del vivere in montagna. Per il capogruppo del Pdl serve un'azione di forza: "Dobbiamo introdurre - afferma Bond - un emendamento nel decreto milleproroghe che riesca a fare giustizia". Si dovrà tenere in considerazione l'indice di spopolamento e quello di invecchiamento, ma anche la distanza dei luoghi e le strade da percorrere". "Confido - conclude Bond - nella grande opera di mediazione di Zaia e dei parlamentari della montagna veneta, in particolare dei bellunesi. E questo, indipendentemente dal colore politico". (AVN, 16 febbraio 2011)
Ecco il pezzo del "Corriere delle Alpi" di giovedì 17 febbraio: "COSI' SI DANNEGGIANO I NOSTRI COMUNI". Un appello al governatore del Veneto Luca Zaia e ai parlamentari della montagna veneta perché si ripari alla "bestemmia" pronunciata nei confronti dei comuni più disagiati. E' quello partito ieri mattina da Venezia dal capogruppo del Pdl del Veneto Dario Bond dopo aver incontrato il sindaco di Calalzo Luca De Carlo.  L'amministratore cadorino ha chiesto aiuto a Bond perché si faccia portavoce nelle sedi opportune delle proteste nate attorno al riparto del Fondo nazionale della montagna, che ha visto il Veneto aggiudicarsi solo il 2,66 per cento delle risorse statali.  «Si parla di poche centinaia di euro per comune», denuncia De Carlo.  «E' semplicemente una bestemmia», dice Bond, mentre De Carlo parla di una "misura mortificante" soprattutto per chi quotidianamente deve fare i conti con le mille difficoltà del vivere in montagna. Per il capogruppo del Pdl serve un'azione di forza: «Dobbiamo introdurre un emendamento nel decreto milleproroghe che riesca a fare giustizia», afferma Bond, che allo stesso tempo detta anche una prima linea. «La misura dovrà tenere in considerazione l'indice di spopolamento e quello di invecchiamento, ma anche la distanza dei luoghi e le strade da percorrere».  «Confido nella grande opera di mediazione di Zaia e dei parlamentari della montagna veneta, in particolare dei bellunesi. E questo, indipendentemente dal colore politico», l'appello di Bond.  «In questi riparti», aggiunge De Carlo, «bisogna tenere in considerazione le attività svolte dagli enti e non il numero degli abitanti, ma soprattutto deve passare il messaggio che i lavori che si fanno in montagna fanno bene anche alla pianura. La problematica del dissesto idrogeologico è emblematica e riguarda tutti».  Contro questa ripartizione si era espresso l'altro ieri anche il consigliere del Pd Sergio Reolon, a fianco della protesta partita dai comuni dell'Agordino.
Ecco il video dell'intervista realizzato dall'Ufficio stampa del Consiglio regionale del Veneto: