lunedì 10 ottobre 2011

NESSUNA POLEMICA, MA NON VOLEREMO BASSO

Avrei voluto ringraziare di persona il collega di San Pietro ma nonostante la mia insistenza fin dalle prime ore del mattino (8.10 prima chiamata) non mi ha mai risposto al cellulare. Pertanto approfitto della stampa sperando non si infastidisca nuovamente. Lo ringrazio per la sua uscita circa il mio operato, che mi dà la possibilità una volta in più di spiegare perché uso i media, i blog, i social network. Ho scelto questa linea fin dall’inizio del nostro mandato, e questo per un motivo semplicissimo: perché ritengo che un atto amministrativo non sia completo finchè non viene comunicato e reso pubblico raggiungendo quanti più destinatari possibile. Inutile avere un’idea o promuovere un bando se poi i cittadini non ne vengono a conoscenza: personalmente invece credo fortemente nell’efficacia dei media come servizio di diffusione degli atti pubblici e come ‘megafono’ affinché la popolazione possa usufruire di iniziative ad essa destinate. Sui media ho comunque sempre cercato di evitare ogni polemica, proprio perché ai cittadini non porta nessun vantaggio ma solo fastidio.
Per quanto riguarda il caso dei lavori utili al posto delle multe, in 3 giorni dalla diffusione della notizia ho ricevuto ben 6 richieste, di cui la metà già formalizzate, e tutte maturate dopo la lettura o l’ascolto dei media. Stesso dicasi per il Bonus libri (35 richieste, tutte evase), il Bonus bebè (11), il Bando per il sostegno a famiglie in difficoltà, il progetto Gioventù Attiva con decine di ragazzi impegnati. Peraltro io non diffondo i miei atti solo attraverso la stampa, ma ho anche un blog costantemente aggiornato (con già 35.000 visite), un profilo Facebook, un account Youtube. E che in radio ho dichiarato ieri che già 21 Comuni oltre al mio danno la possibilità di scontare le multe con lavori utili (cosa, questa, che pochissimi sapevano, anche tra i potenziali fruitori di una opportunità che concede la legge).
Ho messo perciò a conoscenza la popolazione di qualsiasi possibilità a suo vantaggio, e di tutte le iniziative che portiamo avanti (e sfido chiunque a dire che siano poche…). Questo può non essere condiviso, e capisco anche che a qualcuno possa dar fastidio. Ma chi è abituato a metterci la faccia non ha paura di assumersi la responsabilità delle proprie azioni; il disaccordo di alcuni rispetto agli ovvi vantaggi per la mia gente è ben poca cosa, fa parte del gioco ma non mi farà sicuramante cambiar rotta.
Non ho mai attaccato i miei colleghi e tanto meno mi sono occupato dei loro comportamenti e del loro operato. Ma si sa, questo è una questione di stile. Il mio è decisamente diverso da quello di Pontil Scala.
Luca De Carlo
sindaco di Calalzo