lunedì 14 maggio 2012

CHIEDIAMO A ROMA DI RIVEDERE IL METODO-EQUITALIA! FACCIAMOLO IN MASSA, TUTTI ASSIEME!

Il nostro volantino, diffondetelo!
Il cambiamento è già in atto e ne siamo orgogliosi. Anche grazie alla nostra iniziativa, diffusa sui media e raccolta da moltissimi gruppi, associazioni, cittadini, oggi in tanti Comuni d’Italia viene esclusa Equitalia dalle riscossioni. Adesso è il momento di un ulteriore passo, che segni il ritorno della vera politica, quella propria della gente comune e che arriva dal territorio. Dobbiamo chiedere al Parlamento e al Governo che modifichino il metodo-Equitalia nelle riscossioni, per uno Stato che non incuta timore ma susciti rispetto, tanto più in un momento di crisi.
Per questo ho lanciato (attraverso una rete distribuita sul territorio e su Facebook) una campagna per chiedere a Roma metodi più umani di riscossione da parte della Società di Agenzia delle Entrate ed Inps, e a giorni diffonderemo una mozione da presentare nei Consigli comunali e inviare al Parlamento. Ciò che abbiamo fatto in queste 4 settimane è una sensibilizzazione di cui andiamo orgogliosi: grazie alla nostra iniziativa, ben spiegata anche a mezzo stampa, oggi molti cittadini ‘pungolano’ i loro sindaci ad escludere Equitalia, e questo è divenuto cavallo di battaglia di tantissime forze politiche. Un percorso partito dal basso, di cui la politica tradizionale, oggi lontana dalla gente, si è accorta tardivamente. E’ quindi necessario seguire questo trend e far riappropriare i comuni cittadini di quella che è la vera politica, quella che risolve concretamente i loro problemi, quella che crea movimenti popolari che mettano in imbarazzo chi finora ha chiesto proroghe alla legge pur di far fare ad altri il lavoro sporco. Se, come ha detto il ministro, Equitalia non è il nemico ma è lo Stato, questa inizia a comportarsi non come una matrigna ma come la migliore delle madri.
Non ci accontentiamo del fatto che moltissimi Comuni oggi hanno escluso Equitalia. Serve un nettissimo cambio di marcia rispetto ad un metodo aggressivo di riscuotere i crediti vantati dallo Stato nei confronti di privati ed imprese strangolate dalla crisi. Ciò che serve oggi è una campagna dal basso, che cerchi la collaborazione dei sindaci, dei Consigli comunali, e delle associazioni, per indurre il Governo e il Parlamento (fatta salva la necessità di pagare le tasse) a valutare il momento di difficoltà e ad agire con rispetto rivedendo sistemi di riscossione inadeguati e inumani. Aiutateci a diffondere il volantino a lato con ogni mezzo!!!