martedì 3 luglio 2012

SBALLO GIOVANILE, LA REGIONE ADOTTA E FINANZIA IL PROGETTO DI CALALZO!

Un “servizio civile” che aiuti a prevenire la cultura dello sballo educando al lavoro e alla fatica. Questa era, un anno fa, la soluzione che il sindaco Luca De Carlo e l’assessore Antonio Da Col avevano elaborato per combattere le bevute mattutine a Lagole, scrivendo in merito al capogruppo del Pdl in Regione Dario Bond e all’assessore al Sociale Remo Sernagiotto (leggi qui e qui). E oggi, a 15 mesi di distanza, arriva la risposta da Venezia, dopo un bando predisposto per finanziare le progettualità dei giovani in tutto il Veneto.
“La Giunta regionale – spiegano De Carlo e Da Col – ha destinato 7.000 euro al nostro progetto GIOVENTU’ CHE COSTRUISCE IL FUTURO, che vedrà impegnati alcuni nostri ragazzi e varie associazioni del territorio a sostegno delle attività di queste ultime e a servizio del paese. Il finanziamento, comunicatoci qualche giorno fa da Sernagiotto, si affianca a quello che la Regione ha garantito ad altre Amministrazioni, proprio sulla base della richiesta partita da Calalzo e che è stata estesa al resto del Veneto, per combattere la cultura dello sballo e le devianze attraverso il servizio alla comunità di residenza”.
I 7.000 euro verranno impiegati in voucher a favore dei ragazzi che si sono messi a disposizione per realizzare le attività della Casa della Gioventù, del Centro per lo studio assistito e per l’estensione dell’orario di apertura della Biblioteca. “In sostanza – dichiarano De Carlo e Da Col – diverranno una specie di collante tra generazioni, coniugando le esperienze e le progettualità dei giovani con quelle di altri giovani. Vogliamo potenziare le loro naturali doti di socialità rendendoli da un lato responsabili dell’arricchimento di un progetto di supporto alle famiglie, e dall’altro offrendo un ambiente giovane e familiare ai frequentanti della Biblioteca. I giovani diventano quindi esempio per i ragazzini, occupando il proprio tempo libero in maniera costruttiva senza cadere nella cultura dello sballo, e costituiscono un aiuto fondamentale all’inserimento attivo degli anziani nel tessuto del paese”.
“Ciò che ci dà soddisfazione, come amministratori, è vedere che la Regione ha assunto e proiettato sull’intero Veneto il nostro suggerimento di un ‘servizio civile’ per i giovani, dando la possibilità agli Enti locali di attivare sì ordinanze ed azioni di repressione, ma anche di combattere il disagio dei ragazzi con una soluzione che consideriamo efficace”.