giovedì 6 settembre 2012

RISPONDO A NAPOLITANO: ORA DI CAMBIARE, ANCHE CHI CI GOVERNA DAL 1953


“La mia polemica sull’accordo del 1946, che dà all’Alto Adige una autonomia oggi assurda e anacronistica, non è in ritardo. La società è cambiata, l’economia del Paese è cambiata, e vanno cambiati anche certi accordi. Se qualcuno non se ne rende conto, forse è ora che se ne vada a casa, considerando il fatto che siede nei palazzi romani dal 1953. Massimo rispetto per l’istituzione, ma lo stesso rispetto lo pretendo per la mia gente”. E’ la dura reazione del sindaco di Calalzo Luca De Carlo dopo che oggi il capo dello Stato a Mestre ha bollato come “tardiva” la polemica sulla sua visita a Merano di ieri, in casa di chi disprezza il tricolore e l’Italia che pur garantisce una “specificità” eccessiva.
“Napolitano ieri ha assicurato a Durnwalder che non toccherà i loro privilegi – aggiunge De Carlo – gettando la maschera, finalmente, sulla sua volontà di far continuare le sofferenze del Cadore, stretto tra due autonomie che gli fanno concorrenza sleale. Caro presidente, nel 1946 non c’ero io e nemmeno mio padre, per questo è opportuno non restare ancorati a quel mondo. Dobbiamo cambiare tutto ciò che non interpreta più il progresso della società, e mi riferisco anche a coloro che da 60 anni se ne stanno a governare questo Paese. Politicamente, in conclusione, mi fa sorridere vedere che Napolitano difende a spada tratta gli accordi di De Gasperi, personalità da lui avversata in tutta la sua carriera politica. Come vede, presidente, la nostra polemica non è tardiva, ma a questo punto ci consola il fatto che tra pochi mesi il Quirinale ospiterà un nuovo Capo di Stato, che speriamo interpreti meglio di Napolitano l’evoluzione della società”.