venerdì 1 marzo 2013

APPROVATO IL REGOLAMENTO PER L'ESERCIZIO DELL'INIZIATIVA POPOLARE

Nel Consiglio Comunale di mercoledì scorso abbiamo approvato, con la sola astensione del capogruppo di minoranza, il regolamento che consente ai cittadini di sottoporre al Consiglio delibere di iniziativa popolare. Lo spirito che ci ha mosso è quello di coinvolgere sempre più i cittadini nella gestione della cosa pubblica. Di seguito l'intero regolamento:
Art. 1 -INIZIATIVA POPOLARE
Gli elettori esercitano l’iniziativa degli atti di competenza del Consiglio Comunale presentando un progetto redatto in articoli ed accompagnato da una relazione illustrativa, che rechi non meno del 15% di sottoscrizioni, da parte di cittadini iscritti nelle liste elettorali, raccolte nei tre mesi precedenti il deposito denominata "proposta di delibera di iniziativa popolare". Qualora la proposta di deliberazione comporti un impegno di spesa,il progetto deve indicare le fonti di finanziamento. Per tale previsione, il comitato può richiedere il contributo fattivo degli uffici della Ragioneria e Bilancio, che sono tenuti a fornire le informazioni necessarie alla stesura del documento.
2. Il Comitato promotore dell’iniziativa popolare, costituito da non meno di dieci cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune Calalzo, predispone il testo del progetto e può richiedere alla Conferenza dei Capigruppo consiliari di pronunciarsi,prima che la raccolta delle sottoscrizioni sia promossa, sulla ricevibilità del progetto medesimo.
3. Sono dichiarati irricevibili i progetti di atti non di competenza del Consiglio Comunale, ovvero redatti in termini sconvenienti. Sono altresì dichiarati irricevibili i progetti non conformi alle disposizioni di cui al presente articolo ed al successivo art. 2.

Art. 2 -RACCOLTA DELLE SOTTOSCRIZIONI
1. Il progetto deve essere depositato presso l’Ufficio di Segreteria accompagnato dalla sottoscrizione di non meno del 15% degli iscritti nelle liste elettorali.
2. La raccolta delle firme è effettuata su fogli di carta libera, su cui viene stampato, a cura dei promotori, il testo del progetto.
3. I fogli di cui al comma 2 vengono preventivamente vidimati dal Segretario Generale o suo delegato, che appone su ogni foglio il numero d’ordine, il timbro, la data e la propria firma e li restituisce senza ritardo ai promotori.
4. La raccolta delle firme su fogli non vidimati dà luogo all’invalidamento delle firme ivi raccolte.-
5. Il progetto deve essere depositato entro e non oltre i tre mesi successivi dalla data di vidimazione dei fogli per la raccolta delle firme.
ART 3 - ESAME DEL CONSIGLIO COMUNALE
1. Il Sindaco, sentita la Conferenza dei Capigruppo consiliari, se non dichiara il progetto irricevibile ai sensi dei precedenti articoli 1 e. 2 e dell’art. 31 bis dello Statuto comunale, assegna il progetto di iniziativa popolare alla Conferenza dei Capigruppo consiliari e fissa il termine, non superiore a 2 mesi, entro il quale deve essere concluso l’esame.
2. Un rappresentante del Comitato promotore ha facoltà di illustrare la proposta alla Conferenza dei Capigruppo consiliari.
3. Il Sindaco sottopone al voto del Consiglio Comunale il progetto di iniziativa popolare, entro i 3 mesi dal deposito  del progetto.