venerdì 5 aprile 2013

ECCO LA RELAZIONE DELL'INCONTRO CON I SINDACATI


Il giorno 27/03/2013 ho incontrato i rappresentanti CGIL, CISL e UIL, le Segreterie dei Pensionati Fnp-Cisl, Spi-cgil e Uilp-Uil di Belluno per discutere di una serie di tematiche relative all’approvazione del bilancio 2013 del Comune di Calalzo di Cadore.          
Ci siamo soffermati sulla discussione relativa a:

1) Addizionale Irpef. I sindacati ci hanno segnalato come sia possibile renderla progressiva, abbassandola per le fasce di reddito più basse e tenendola allo 0,8% per i redditi più alti oltrei 75.000 euro.
Ho spiegato loro che dal nostro insediamento non abbiamo mai aumentato la pressione fiscale sui nostri cittadini, ed abbiamo anzi, nonostante il progressivo taglio di trasferimenti statali e regionali (che sono passati da 650.000€ nel 2008 agli odierni 450.000) dopo un duro lavoro di sensibilizzazione, diminuito le bollette sui rifiuti del 20% come conseguenza dell’aumentata raccolta differenziata che è passata dal 31% all’oltre 70%.  

In questi anni inoltre abbiamo creato un vero e proprio Welfare Comunale a supporto delle famiglie, istituendo servizi che prima non trovavano attuazione, quali:
·  apertura anche a Calalzo lo sportello Porta di Accesso ai Servizi Sociali, per intercettare i bisogni dei cittadini;
·  abbiamo cominciato a supportare concretamente le famiglie istituendo il bonus bebè per ogni nuovo nato;
·  il bonus per l’acquisto dei libri in prima media e prima superiore;
· il bonus trasporto studenti, con il quale abbiamo livellato il costo dell’abbonamento per le scuole più lontane parificandolo a quello entro i 5 km;
· aperto per due volte il bando per le utenze domestiche, destinato al rimborso di spese relative a energia elettrica, riscaldamento, acqua, ecc., per le famiglie con reddito inferiore a € 15.000,00, garantendo in occasione del bando 2013 anche una somma vincolata agli ultra sessantacinquenni;
· inserimenti lavorativi, grazie a finanziamenti regionali e della Fondazione Cariverona, che hanno intercettato situazioni locali di marginalità sociale;
·  impiego di lavoratori in mobilità per lavori socialmente utili;
·  progetti in collaborazione con l’ULSS 1 per le persone disabili seguite dai servizi (Orto Didattico, Officina Creativa);
· adesione al Progetto Belluno Stella Polare, con il quale abbiamo potuto intervenire in situazioni di disagio e povertà;
·         mantenimento delle rette della Scuola dell’Infanzia tra le più basse d’Italia (€ 62,00 mensili) esentando dal pagamento le situazioni familiari più disagiate, mantenimento della retta del pulmino (€ 7,50 mensili);
· attivazione del doposcuola per supportare le famiglie che lavorano, con l’esenzione totale per i redditi sotto i 5.000,00€;
· supporto alle attività estive organizzate dal volontariato locale (centro estivo e campeggio);
· supporto economico e organizzativo a tutte le associazioni presenti sul territorio;
· stipula di una nuova convenzione con l’Associazione per i Diritti degli Anziani (ADA) che garantisce il prezioso servizio di trasporto agli anziani per visite mediche e commissioni che prevede un contributo comunale di € 2.500,00.
· stipula con i V.I.P. volontari in pensione di una convenzione che garantisce che, a fronte dei numerosissimi lavori che gli anziani svolgono sul territorio, il comune li supporti con € 4.000,00 all’anno;
· partecipazione per tre anni consecutivi del servizio civile anzianiregionale di cui hanno beneficiato quegli anziani che si dedicano al mantenimento del territorio, quelli che hanno supportato iniziative giovanili ed infine quelli che si dedicano al trasporto degli altri anziani.
Un quinto del bilancio del Comune di Calalzo oggi  è dedicato al sociale, tant’è vero, come affermato dai rappresentanti sindacali, che il comune ha una spesa media sull’erogazione dei servizi di € 500,00 a cittadino, contro una media provinciale di € 282,00. Il dato mi sembra abbastanza eloquente.
Mi sono impegnato però anche a valutare la possibilità di rendere progressiva l’aliquota relativa all’addizionale Irpef, tenendo conto naturalmente sia delle risorse a bilancio sia del fatto di poter continuare a garantire questi servizi fondamentali.
2) Per ciò che attiene l’IMU ho manifestato la mia assoluta contrarietà alla tassa sulla prima casa, che secondo me dovrebbe essere esentata dal pagamento di qualsiasi imposta perché frutto dei sacrifici di una vita. Abbiamo mantenuto pertanto l’aliquota base sulla prima casa che, grazie alla riduzione di 200,00€ e a quella di 50,00€ per ogni figlio a carico, incide con una media che va dai 50,00 ai 70,00€ a famiglia che corrisponde poi allo sconto che abbiamo garantito quest’anno sulla bolletta dei rifiuti. Faccio presente che,prima dell’eliminazione da parte del governo Berlusconi dell’ICI sulla prima casa, l’aliquota fissata dalla precedente amministrazione con delibera no. 19 del 08.03.2006, era del 6x1000 quindi ben 2 punti superiore a quella attuale e con esenzioni assolutamente minori.     
Pertanto l’eventuale abbassamento al 2x1000, seppur filosoficamente in linea con il nostro pensiero, non avrebbe garantito benefici tangibili. Non abbiamo ritenuto poi di aumentare l’aliquota base sulla seconda casa perché quasi la metà delle seconde case sono di proprietà di residenti a Calalzo e in molti casi risultano ancora indivise o utilizzate solo parzialmente quindi non “producono reddito alcuno“ e spesso, anzi, si traducono in un mero costo di mantenimento.
3) Sollecitato sulla stipula di un Patto Anti-evasione, li ho informati che questo comune, dopo aver rescisso lo scorso anno il contratto con Equitalia(che agiva su persone conosciute al fisco e su crediti certi, senza distinzione tra i veri evasori e le persone in difficoltà)ed essere passato ad una riscossione più umana e più vicina ai cittadini, a dicembre 2012 ha stipulato un accordo(che ho consegnato loro) con l’Agenzia delle Entrate che permette di incrociare i dati e di mantenere sul territorio il ricavato di eventuali sanzioni. 
4) L’indicatore ISEE viene utilizzato per le rette del doposcuola, per il bonus bollette e per i servizi per gli anziani gestiti dalla Comunità Montana con delega, con un regolamento introdotto su proposta mia e dell’allora vice sindaco di Auronzo Antoniol nel 2011. 
Notiamo però una certa ritrosia, tipica delle genti di montagna, nel dichiarare i propri redditi e pertanto abbiamo preferito non applicarlo ai bonus bebè, libri e trasporti per paura di non riuscire ad intercettare tutte le effettive situazioni di bisogno.      
5) Sollecitato sulla questione dell’unione dei comuni ho ribadito la necessità di trovare e favorire percorsi chiari per aumentare e migliorare i servizi resi ai cittadini, evitando che si traducano invece in un peggioramentocome già sperimentato con la convenzione di vigilanza.Ho ribadito il mio timore di finire “con l’andare alla velocità del comune più lento”.