mercoledì 3 luglio 2013

FRANCESCHI A CALALZO, DUE CONSIDERAZIONI

Il gruppo di volontari Vip
Ho aspettato una notte per scrivere questo post sulla giornata assieme al mio amico Andrea Franceschi. Non volevo che i sentimenti e la passione potessero alterare il mio giudizio anche e soprattutto rispetto alla risonanza mediatica dell'iniziativa. Ho invitato io Andrea a fare un po' di fatica a Calalzo perché si distraesse dalle sue vicende giudiziarie. Capisco come un operativo come è lui o come lo sono io, si senta nel non aver nulla o poco da fare. Il fatto poi che un sindaco decida di prestare ore di volontariato in un comune diverso dal suo lo trovo una cosa assolutamente apprezzabile oltre che utile. Abbiamo decespugliato infatti aree come Praciadelan, la strada che conduce alla Casa della Gioventù, con l'aiuto dei Vip la zona davanti all'ex cinema ed infine il punto fuoco de le Piazze. Capisco che molti possano lagnarsi dell'enfasi che la prestazione di qualche ora di lavoro non retribuito a favore degli altri possa aver avuto ma ricordo che la mia Amministrazione è sempre stata riconoscente sia con le parole sia con il supporto economico verso chiunque a vario titolo si sia speso per questa comunità. E' un dato di fatto oggettivo facilmente riscontrabile sia dagli articoli apparsi sulla stampa sia dalle poste del bilancio comunale che da quattro anni vede il sostegno alle associazioni costantemente presente. Sostegno a tutti e non solo ad alcuni. Basterebbe dare un'occhiata anche al fatto che il Comune di Calalzo è uno dei pochissimi comuni Veneti che hanno beneficiato per 3 anni di fila del contributo per il Servizio Civile Anziani oppure del bando per i giovani volontari impegnati al doposcuola. Tutte attività concrete e non parole o filosofie vuote. Per tanto ben venga Franceschi e ben vengano tutti coloro i quali abbiano voglio di darsi da fare per la Comunità di Calalzo ben sapendo che spalare la neve sulla viuzza privata che conduce alla propria abitazione, farsi la legna o curare il proprio giardino è cosa ben differente dal servire, anche sfalciando, la cosa pubblica.