martedì 14 gennaio 2014

IL GOVERNATORE SICILIANO SI SCUSI PER AVER OFFESO I SINDACI!

Rosario Crocetta, governatore della Sicilia
“Prima di parlare a vuoto, certi soloni che governano Regioni popolose dovrebbero informarsi. Ai tempi di Internet poi non è neppure difficile”. Il sindaco di Calalzo Luca De Carlo annuncia di aver scritto una lettera pretendendo scuse pubbliche e private da parte del presidente siciliano Rosario Crocetta. Motivo della querelle, le dichiarazioni del governatore a La Vita in diretta di lunedì 13 gennaio: “Io spendo meno di qualsiasi sindaco d’Italia, spendendo 51.000 euro di spese di rappresentanza” e “Quando qualsiasi amministratore comunale del più piccolo paesino d’Italia spenderà di più”.
“Dichiarazioni allucinanti, frutto spero di disinformazione più che di malizia – dice De Carlo -. Per quanto mi riguarda, nell’intero 2013 ho pagato di tasca mia quasi tutte le trasferte. Se vogliamo ascrivere tra le spese di rappresentanza anche le celebrazioni del 25 aprile, del 4 novembre e della Giornata del Ricordo, allora abbiamo speso in tutto 718,90 euro. Una cifra quindi molto lontana dai 51.000 euro di Crocetta, cui annuncio che dal 2014 il Comune di Calalzo taglierà tutte le commemorazioni tranne quella del 4 novembre, e chiederò alle associazioni interessate di sostenere i costi delle altre due, proprio perché non abbiamo più risorse e mettiamo come priorità i servizi sociali ai cittadini”.
“Non posso quindi che censurare e chiedere a Crocetta di scusarsi non tanto con me, quanto con tutti i sindaci della quasi totalità dei Comuni italiani, virtuosi nel dare servizi e nell’amministrare le risorse dei loro cittadini. Parliamo di sindaci e di assessori che pagano da sé spese per cui magari avrebbero diritto a rimborso, pur di non sottrarre risorse preziose alle casse comunali. Il governatore Crocetta è a loro che dovrebbe chiedere scusa, e in fretta, magari informandosi prima di rilasciare certe interviste offensive in televisione. Comprendo l’ansia di stupire i telespettatori con la filosofia del ‘tanto peggio tanto meglio’, ma stavolta ha veramente sbagliato bersaglio”.